Carnevale di Viareggio

Carnevale di Viareggio: una viaggio tra divertimento e abilità artistica...

In un epoca che tende a dimenticare e superare le tradizioni ne abbiamo una che resiste ai decenni che trascorrono e mantiene intatto il suo fascino e l'attrattiva per centinaia di migliaia di persone che ogni anno rendono questo, uno degli appuntamenti più importanti al mondo nel suo genere: il Carnevale di Viareggio.

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Carnevale di Viareggio: storia e tradizione

Una festa che è gara di bravura e abilità fra artisti e maestri artigiani. Fra l'azzurro del cielo, il blu del mare e lo splendido panorama della Alpi Apuane, ogni anno dal 1873 - anno a cui risale la prima sfilata di carri - prende vita uno degli spettacoli più ricchi di storia e bellezza al mondo. È qui che anno dopo anno, una festa nata per volontà di pochi giovani si è trasformata nell'evento di livello mondiale che é oggi. Anno decisivo per la sua definitiva consacrazione ad evento di primaria importanza è il 1921, dove nasce quello che diventerà l'inno del carnevale viareggino: Su la Coppa di Champagne!

È nel 1925 poi, che compare la prima maschera mobile del carnevale che darà il via ad un evoluzione tecnica e artistica che crescerà negli anni grazie all'ingegno e alla perizia artistica di "maestri carristi", che in pochi anni prenderanno l'attenzione del pubblico e della stampa internazionale. Sono gli anni in cui legno e juta, gesso ed altri materiali lasciano spazio alla carta a calco o cartapesta. Si può parlare di una vera e propria rivoluzione che consentirà di utilizzare materiali più duttili e capaci di dare vita a forme e movimenti che diventeranno il segno distintivo di un evento, che trasforma il carnevale in una vera sfilata artistica.

Gli anni venti e trenta sono anni di grande fermento: sul piano urbanistico e culturale, Viareggio muta aspetto e di riflesso anche per il carnevale sono anni decisivi. Si deve a quel periodo la comparsa della maschera che diventerà definitivamente il simbolo della kermesse: Burlamacco, i cui colori - il bianco e il rosso - richiamano l'allegria dell'estate e degli ombrelloni sulle spiagge. Creazione artistica del pittore e disegnatore viareggino Uberto Bonetti, a testimonianza di come questa sfilata non può essere solo rilegata nel campo del folklore, ma rientri a pieno titolo in qualcosa di più grande.

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Superato il dramma del secondo conflitto mondiale, il Carnevale di Viareggio riacquistò la sua piena vitalità già a partire dal 1946.


Negli anni successivi sarà la tv a dare lustro e visibilità ad una manifestazione che ha ormai travalicato i confini di quel cuore cittadino in cui mosse i primi passi. Ma soprattutto a dare un giusto tributo alla creatività dei "maestri carristi".

Proprio su di loro occorre spendere più di una parola. Sono maestri artigiani dotati di capacità eccezionali, che sanno spaziare dalla piena padronanza tecnica degli strumenti utilizzati, ad un profondo senso artistico. Il tutto, unito alla capacità di rendere tecnica ed arte strumenti per mettere in scena la satira e l'ironia che rendono la sfilata dei carri, un appuntamento annuale da cui si ricava un'originale e pungente fotografia della realtà sociale e dei costumi del paese. Dalle nozze di Tonin di Burlo della corte de Pinaccio nel 1921 a "Bando alla tristezza viva l'allegria" nel 1946. Da Don Chisciotte nel nel 1959 a "le rovine dell'Italia" nel 2001.

Riduttivo credere si tratti solo di carnevale. È occasione di riflessione per dare vita molto spesso a messaggi di promozione di valori come la pace e la solidarietà.
Ma non bisogna trascurare il ruolo determinante per il successo e per la vita di questa manifestazione che viene da quelle centinaia di migliaia di persone che ogni anno affollano Viareggio per ammirare ed applaudire la sfilata dei carri.

Come raggiungere il Carnevale di Viareggio

Sono svariati i collegamenti che permettono di raggiungere Viareggio:

  • In aereo lo scalo più vicino è quello di Pisa che può essere scelto in alternativa a quello di Firenze Peretola.
    Dall'aeroporto di Pisa diverse le opzioni: un bus navetta o il treno che collega alla stazione ferroviaria di Pisa da cui poter raggiungere Viareggio.
  • Se invece si arriva in treno, oltre a Pisa, sono costanti i collegamenti dalle stazioni di Firenze S.Maria Novella e Campo di Marte.
  • Infine l'automobile. Viareggio è raggiungibile se si arriva da Genova lungo l'A12 con uscita Viareggio-Camaiore. A12 che dovrete raggiungere anche se si arriva da Milano dopo aver preso l'A15 in direzione La Spezia.
    Da Firenze invece occorrerà prendere l'A11 in direzione Pisa Nord. All'uscita basterà dirigersi sulla SS Aurelia per Viareggio.
    Da Roma invece bisognerà viaggiare sull'A1 direzione Firenze.
    Dal Triveneto invece imboccare la Venezia Milano e usciti a Brescia dirigersi sull'A21 in direzione Cremona e proseguire fino in direzione Parma-La Spezia. Arrivati a La Spezia prendere l'A12 fino all'uscita di Viareggio.

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